
Belfiore, Silvia
Kuthula: Contemporary Piano Music From The African Con2
Pianist Silvia Belfiore continues with this second volume her fascinating exploration of contemporary music by African composers. The musicians featured here come from a variety of African countries: Andr Bangambula Vindu is a Congolese musician whose delicate Lullaby opens the album; Chissano, from Mozambique, invites us to listen to a touching, recent work whose title can be translated as Tears. Moroccan composer Benabdeljalil pens an ambitious and colourful Frisson Nocturne, whilst South African Stefans Grov is represented by three of his Images from Africa (1999). Egyptian Abdel-Rahim employs the suggestive sounds of his country to illustrate his poignant Lament (1974), while another South African, Michael Blake, authors the longest composition in this album, i.e. Ways to Put in the Salt (2002), whose enigmatic title alludes to the "savoury" performances of traditional Xhosa music from the Eastern Cape. La pianista Silvia Belfiore prosegue con questo secondo volume la sua affascinante esplorazione della musica contemporanea di compositori africani. I musicisti qui presentati provengono da diversi paesi del continente africano: Andr Bangambula Vindu è un musicista congolese, la cui delicata Lullaby apre lalbum; Chissano, del Mozambico, ci invita allascolto di un toccante brano recente, il cui titolo può essere tradotto come Lacrime. Il compositore marocchino Benabdeljalil firma un ambizioso e variegato Frisson Nocturne, mentre il sudafricano Stefans Grov è rappresentato da tre delle sue Images from Africa (1999). Legiziano Abdel-Rahim utilizza i suoni suggestivi del suo Paese per colorare il suo struggente Lament (1974), mentre un altro sudafricano, Michael Blake, è autore della composizione più lunga dellalbum, Ways to Put in the Salt (2002), il cui titolo enigmatico allude alle esecuzioni "saporite" della musica tradizionale xhosa della provincia del Capo Orientale.